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.La circoncisio-ne è talmente importante che se cade in un giorno di shabbath,sparisce ogni divieto di attività ritualmente associato a questogiorno.Anche nel caso di un bambino morto prima dell'abla-zione del prepuzio, il mohel compie il suo lavoro.Montaigne racconta una circoncisione nel suo Giornale diviaggio: il circoncisore utilizza un coltello in precedenza collo-cato sotto il cuscino della madre allo scopo di assicurarsi i mi-gliori auspici.Estrae il pene, blocca la pelle, spinge il glande, ta-glia nella viva carne, senza anestesia, per togliere il prepuzio.Dopo aver bevuto un sorso di vino che trattiene in bocca, suc-chia la ferita - l'aspirazione rituale si chiama méziza -, poi aspi-ra il sangue per evitare che resti nella ferita, dice il Talmud.Ri-sputa per tre volte.A questo punto il bambino entra nella co-munità: gli viene dato il nome.Dopo Montaigne il rito non ècambiato, méziza compresa.Su questo rito primitivo e sulla sua persistenza attraverso i se-coli è stato detto tutto.Freud - i cui biografi sottolineano il cat-tivo ricordo della circoncisione -, e dopo di lui numerosi psica-nalisti, hanno parlato di soppressione del femminile nell'uomo(circoncisione) come eco di quella del maschile nella donna(escissione); di ammonimento paterno, poi di messa in guardiacontro il desiderio edipico attraverso la minaccia di una castra-zione più grande; di ripetizione del taglio del cordone ombeli-cale come simbolo di una nuova nascita.Certo, oltre a rappre-sentare un rituale di appartenenza identitaria e comunitaria, tut-to ciò probabilmente conta.Ma conta anche, e soprattutto, l'ipotesi avanzata da due filo-sofi ebrei, Filone di Alessandria nelle Quaestiones in Genesim e1093.DESIDERARE L'INVERSO DEL REALEMosè Maimonide nella Guida dei perplessi: l'operazione mira evuole l'indebolimento dell'organo sessuale; ricentra l'individuosull'essenziale perché non sprechi in eccessi erotici un'energiameglio impiegata a celebrare Dio; attenua la concupiscenza e fa-cilita il dominio sulla voluttà.Al che si può aggiungere: altera lepossibilità sessuali, impedisce un godimento puro, per se stesso;scrive nella carne e con essa l'odio del desiderio, della libido edella vita; significa il dominio sulle passioni mortificate nel luo-go stesso delle pulsioni vitali; rivela una delle modalità della pul-sione di morte rivolta contro gli altri per 0 proprio bene, comesempre.Col cristianesimo e con le decisioni di Paolo, la circoncisionediventa una questione mentale.Non c'è più bisogno di un con-trassegno sulla carne, la mutilazione non corrisponde a nulla direale.Importa quindi solo la circoncisione del cuore.Per fareciò, si tratta di spogliare il corpo di tutti i peccati prodotti dallaconcupiscenza della carne.Di qui il battesimo, certo, ma anchee soprattutto l'ascesi quotidiana di una vita consacrata all'imita-zione di Cristo, della sua sofferenza e della sua Passione.Con ilTarsiota il fedele conserva sì il pene intero, ma perde del tutto ilcorpo: ormai si tratta di separarsi totalmente da esso così comeil circonciso fa a meno del prepuzio.Col cristianesimo, la pul-sione di morte si avvia a incancrenire l'intero pianeta.IParte terzaCRISTIANESIMO1.La costruzione di Gesù1.1.Storie di falsariCon ogni evidenza Gesù è esistito come Ulisse e Zarathustra,dei quali poco importa sapere se sono vissuti fisicamente, in car-ne e ossa, in un tempo preciso e in un luogo individuabile.L'esi-stenza di Gesù non è invece assolutamente accertata sul pianostorico.Nessun documento contemporaneo all'evento, nessunaprova archeologica, niente di certo permette oggi di giungere al-la verità di una sua presenza effettiva che, alla cerniera fra duemondi, dà il nome a uno, dopo aver abolito l'altro.Non abbiamo né tomba, né sudario, né archivi: solo un se-polcro, inventato nel 325 da sant'Elena, madre di Costantino,molto fortunata perché a lei si deve anche la scoperta del Gol-gota e del titulus, il pezzo di legno che porta la motivazione del-la condanna.Una pezza di stoffa, la cui datazione al carbonio 14testimonia però che essa risale al XIII secolo della nostra era e al-la quale solo un miracolo avrebbe potuto permettere di avvol-gere il corpo di Cristo oltre mille anni prima del presunto cada-vere! E infine tre o quattro citazioni assai imprecise in testi anti-chi - Giuseppe Flavio, Svetonio, Tacito -, sì, ma su copie effet-tuate alcuni secoli dopo la pretesa crocifissione di Gesù e so-prattutto molto dopo il successo dei suoi turiferari.In compenso, come negare l'esistenza concettuale di Gesù?Come il Fuoco di Eraclito, l'Amicizia di Empedocle, le Idee pla-toniche o il Piacere di Epicuro, Gesù funziona a meraviglia co-me Idea attorno alla quale prendono corpo una visione delIII.CRISTIANESIMO114mondo, una concezione della realtà, una teoria del passato pec-caminoso e del futuro di salvezza.Lasciamo agli appassionati didibattiti inconcludenti il problema dell'esistenza reale di Gesù efermiamoci sulle questioni veramente importanti: Come è natala costruzione chiamata Gesù? Per farne che cosa? Con qualiscopi? Per servire quali interessi? Chi ha creato questa finzione?In che modo prende corpo questo mito? Come si trasformaquesta favola nei secoli successivi?Le risposte a questi interrogativi richiedono una digressioneche passa attraverso un tredicesimo apostolo isterico, Paolo diTarso, attraverso un «vescovo per gli affari esteri», come si chia-ma, autore di un colpo di Stato riuscito, Costantino, attraverso isuoi successori, Giustiniano, Teodosio, Valentiniano, che spin-gono i cristiani a saccheggiare, torturare, massacrare, bruciarebiblioteche.Dall'invisibile ectoplasma fino ai pieni poteri di que-sto fantasma su un impero, poi sul mondo, la storia coincide conla genealogia della nostra civiltà.Essa comincia in Palestina inmezzo alla nebbia della storia, prosegue a Roma, poi a Bisanziotra gli ori, il fasto e la porpora del potere cristiano, imperversaancora oggi in milioni di menti modellate da questa incredibilestoria costruita sul nulla, improbabile, imprecisa, piena di con-traddizioni che la Chiesa spazza via da sempre a colpi di violen-za politica.Si capisce quindi che i documenti esistenti derivino per lamaggior parte da falsi abilmente eseguiti.Le biblioteche brucia-te, i saccheggi a ripetizione dei vandali, gli incendi accidentali, lepersecuzioni e i roghi cristiani, i terremoti, la rivoluzione dei sup-porti, che a un certo punto declassa il papiro a favore della per-gamena e implica che i copisti, zelanti settatori di Cristo, possanoscegliere tra i documenti da salvare e quelli da distruggere, e i mo-naci possano prendersi delle libertà quando stabiliscono le edi-zioni di autori antichi, alle quali viene aggiunto ciò che manca, inrelazione alle valutazioni retrospettive dei vincitori: questa sì cheè una materia in grado di produrre sconvolgimenti filosofici!Nulla di ciò che rimane è affidabile.L'archivio cristiano deri-va da una costruzione ideologica, e persino Giuseppe Flavio,Svetonio e Tacito, nei quali una manciata di parole segnala l'esi-stenza di Cristo e dei suoi fedeli nel I secolo della nostra era, ob-1.LA COSTRUZIONE DI GESÙ115bediscono alla legge della falsificazione intellettuale
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